Anno 2017

Agoragri

PROGETTO  meson ro studio STATO  in corso COMMITTENTE  Fondazione Basilicata - Matera 2019, Regione Basilicata

LUOGO  Matera, Italia  DIMENSIONE  5000 mq

Il progetto di restauro del parco inizia con una analisi paesaggistica che evidenzia le relazioni esistenti tra i diversi ambienti del giardino e le visuali panoramiche offerte al visitatore. Si tratta di un parco terrazzato realizzato alla fine dell’ottocento, digradante e a picco sulla scogliera, fino al mare. Tra la vegetazione ci sono una infinità di scale in pietra che, se percorse, rivelano scorci panoramici pittoreschi e inaspettati, spesso segnati dai rami dei grandi Pinus pinea  e dei Quercus ilex. Grandi vasi festonati in terracotta e contenenti vecchi esemplari di agavi danno il ritmo alle lunghe balaustre che delimitano il prato principale, mentre le piante rampicanti hanno invaso quasi ogni muro in pietra.

Il restauro, che riguarda esclusivamente la parte vegetazionale, riporta alla luce percorsi e visuali che le piante e il tempo hanno cancellato, ripristina il pergolato di limoni ed inserisce nuovi esemplari di specie autoctone per sostituire quelli ormai perduti, preservando il classico impianto di specie sempreverdi del giardino ligure.

Il parco è stato progettato da meson ro studio, studio GRRIZ con la collaborazione dell’artista scozzese Alex Wilde, in residenza per Basilicata Fiorita, in collaborazione con le associazioni ‘AgricoLa Leggera’ e ‘Stai Terra Terra’.

 

Il processo di realizzazione è stato articolato per fasi coinvolgendo in ogni in ognuna di esse gli abitanti, gli studenti, i bambini, i professionisti, creando di fatto le basi per una nuova comunità.

 

Il primo elemento realizzato sono stati gli orti familiari.

Di forma circolare, pensati per le famiglie dei quartieri che circondano il parco.

Piccoli luoghi in cui incontrarsi, coltivare le proprie verdure, condividere conoscenze, tempo e attrezzi. Contemporaneamente, poco distante dagli orti, è stata realizzata una piccola casetta in legno per il ricovero degli attrezzi e degli strumenti necessari alla coltivazione degli orti.

Accanto agli orti familiari, un orto sinergico comunitario, disegna anch’esso una forma circolare.

Preso in cura dall’Associazione Agrinetural in collaborazione con la classe di studenti dell’ Unitep di Matera, è  disposizione di ogni abitante o visitatore del parco.

L’agricoltura sinergica è una forma di coltivazione naturale che riconosce l’utilità della sola pacciamatura (la paglia) e ripudia l’utilizzo di qualsiasi tipo di ammendante, perché considera che il suolo migliora la sua fertilità se coltivato con la massima densità di piante e se privato di ogni lavorazione, concimazione chimica e diserbo. L’orto si sviluppa su bancali di terreno alti 40-50 cm per consentire l’aerazione degli strati radicali più profondi e favorire così lo scambio di sostanze nutritive tra le piante e tra le piante e il terreno. Il principio fondamentale dell’agricoltura sinergica, infatti, è che le piante non impoveriscono il terreno (come sostenuto dall’agricoltura convenzionale) bensì lo arricchiscono attraverso i propri essudati radicali, i residui organici rilasciati e la loro attività chimica, insieme a microrganismi, batteri, funghi e lombrichi.

 

Realizzati i luoghi dell’agricoltura urbana, il passo successivo è stato quello di costruire i luoghi degli eventi e degli incontri.

 

L’Anfiteatro di paglia è un esempio di architettura effimera, riproducibile in ogni luogo, realizzato secondo tecniche costruttive proiettate verso un futuro innovativo ed ecosostenibile. Per la sua realizzazione, basata sui principi dell’autocostruzione ed il coinvolgimento di studenti, professionisti e volontari, sono stati utilizzati balle di paglia da costruzione, il legno e la terra. Su di esso crescerà un manto di erba rustica che lo renderà verde, vivo e comodo.

L’Anfiteatro di paglia, spazio dinamico ed accogliente, è stato realizzato per ospitare rappresentazioni teatrali, concerti, performance artistiche nonché convegni ed incontri.

 

Il Padiglione ORIGAGRI, come lascia intuire il suo nome, deve la sua particolare forma alla tecnica giapponese dell’origami, a cui si ispira per ottimizzarne la costruzione e l’assemblaggio attraverso la sola forza lavoro dei partecipanti al workshop di costruzione. Le effimere strutture di carta si sono trasformate in uno spazio concreto che possa offrire una copertura ombreggiante per l’estate e uno luogo coperto per le attività che è possibile svolgere nel Parco Agoragri. Il Padiglione è il primo esempio di architettura effimera della città di Matera; è realizzato in legno lamellare di abete, metallo e calcestruzzo. La pianta esagonale si apre verso l’esterno attraverso 6 timpani che creano così uno spazio ampio e luminoso. Il suo progetto è il risultato di un metodo costruttivo semplice e ripetitivo che ha coinvolto nella realizzazione circa 20 persone fra studenti e professionisti. Il padiglione è stato assemblato in sei giorni ed ogni sua componente è stata sagomata in loco sulla base del progetto architettonico di Studio GRRIZ.

 

Un piccolo uliveto si estende alle spalle del Padiglione Origagri, ripristinando l’antica coltura di questo terreno. Attraverso l’iniziativa “Adotta un Ulivo” questo luogo si è trasformato in una occasione di socializzazione e di appropriazione, perchè bambini, anziani e famiglie hanno adottato e dato un nome agli ulivi

 

Il progetto di Agoragri è il primo prototipo applicativo di Agrinetural, progetto di ricerca sui modelli di agricoltura urbana negli spazi abbandonati. Agrinetural è un’associazione di architetti, paesaggisti e agronomi nata nel 2015. Il progetto nasce nel 2013 con l’obiettivo la riqualificazione degli spazi abbandonati di Matera attraverso la trasformazione degli stessi in orti urbani, riusando e riqualificando l’ambiente fisico con strumenti sociali che favoriscano lo sviluppo della comunità e la creazione di un’economia sostenibile.

 

Foto Rocco Giove ©

www.agoragri.it/  www.agrinetural.it

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